Sempre a fronte alta… Fessi da morire!

Chissà quante volte il finale di una partita, nella centenaria storia rosanero, è stato sempre quello stesso vissuto a La Spezia …Sicuramente tante volte, troppe volte… Nonostante ciò, i tifosi si continuano ad imbufalire, a stupirsi, a sorprendersi…

Cambiano gli anni, cambiano gli allenatori, cambiano i campionati, cambiano i giocatori…eppure, … quei maledetti novanta minuti ( anzi, con l’avvento del calcio moderno, quei cento minuti…) sembrano non passare mai, quando la squadra è in vantaggio e la sorpresa (amara) è sempre dietro l’angolo…Quella maledetta legge di natura che vede soccombere i polli divorati dai lupi, non cambia mai…Il farsi raggiungere ( ed a volte pure superare) sul finale del giro d’orologio, è una consuetudine che si ripete come una maledizione, che ti raggiunge ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia…

Certo, quando si gioca una intera partita ad arroccare palla ed a non provare nemmeno ad imbastire un ‘azione, è quasi logica conseguenza che il gol lo subisci, ma come si fa a beccarne due nel giro di tre minuti e proprio quando il cronometro segna che alla fine della partita, di minuti al triplice fischio, ne mancano quattro …E’ una cosa inumana, inammissibile, inspiegabile, indimenticabile…Eppure, per chi veste la maglia rosanero e per chi per questa stessa maglia, sputa sangue e tracima sudore…non è mai evitabile!!

Nonostante l’innesto di ben 4 nuovi giocatori, provenienti dall’ultimo calciomercato (considerato pure Blin, un nuovo acquisto , atteso che non ha giocato quasi mai in precedenza, per infortunio) , le sorti non sono cambiate e il doppio vantaggio è stato sbriciolato in appena 3 minuti…con la convinzione, a posteriori, che se la partita fosse durata anche solo un altro ulteriore minuto, pure il terzo gol lo avrebbero preso di sicuro…

In terra ligure, di certo non si è visto gioco migliore rispetto alle precedenti partite, non si è visto alcun miglioramento sul profilo della gestione di palla…ma sempre in doppio vantaggio si era…nonostante nei pressi della porta avversiaria, ci si fosse arrivati soltanto due volte…Eppure, ormai sembrava proprio fatta… ed invece, al termine della partita, la scena delle faccie consunte sotto la curva dei tifosi, è stata la medesima, come se la storia già fosse scritta in partenza, come le dichiarazioni del dopo partita, come i ricordi nefasti, delle precedenti esperienze.

Come già scritto in precedenza,c’è ancora oggi, una flebile speranza di raggiungere un posto utile per giocarsi alla fine l’all inn dei play off, ma obiettivamente, i punti di distacco dalle squadre che precedeno il Palermo, ci stanno proprio tutti, per tante ragioni, non ultimo per una diversa mentalità mostrata in campo e fuori, dagli avversari, nei confronti del Palermo…

Quali ne siano le cause di questa evidente impasse non è facile spiegarlo, ma di certo colui che se ne deve assumere la gran parte di colpe è proprio quel mister giunto in terra sicula con la nomea di essere un grande allenatore, un grande motivatore, un grande stratega…ed invece tutto ciò non lo sta dimostrando ed è colpevole la proprietà, che di ciò, non ne abbia tenuto conto durante il corso della stagione finora vissuta…Sembrerebbe il caso, però, che la stessa dirigenza, ci rifletta molto in futuro…( questo o quello dell’anno prossimo) nel rispetto di tutti quei tifosi che vivono e soffrono per questi due unici colori.

Di certo, i punti racimolati sino ad oggi, sono troppo pochi e se si continuerà a ritardare l’accelerazione dovuta e sperata… non ci potranno essere rimpianti o chissà quali giustificazioni.

Obiettivamente le possibilità che si raggiungano i play off e che poi addirittura li si vincano sono sempre meno e l’entusiasmo dei tifosi è oramai sopito, tant’è che una eventuale festa promozione assumerebbe l’aspetto di una occasione di ringraziamento per il miracolo ricevuto…piuttosto che di una celebrazione di un momento di gloria…

Ne vale ancora la pena??…Oppure è già meglio, per tutti, cominciare a pensare all’anno che verrà…. E’ mia personale convinzione che i campionati da vincere, quando si vuole dimostrare di essere forti, sono quelli senza sofferenze per i tifosi…non quelli dove alla vittoria ci si arriva ( ammesso che ci si arrivi) dopo più sono stati più gli abbili che le gioie…Così è se vi pare…!!!

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