Sempre a fronte alta…Il nuovo battesimo
In attesa dei successivi sviluppi (almeno si spera), il ciclo dell’OSTI…A comincia con una vittoria e con una prestazione di ritrovata grinta e determinazione.
In una di quelle giornate bagnate e uggiose in assoluto, ( oramai rare in una desertificata Palermo), i tifosi sono tornati a casa inzuppati di alcune certezze che poco hanno a che vedere con il calcio giocato.
Una di queste è fondata sulle dichiarazione del post-partita di capitan Brunori, il quale tra le righe e non tanto, ha ammesso che uno dei suoi problemi di rendimento era legato alle cattive relazioni con l’ex De Sanctis, oggi esonerato.
Anche l’abbraccio a fine partita tra tutti i giocatori ed i componenti della panchina è sembrato un chiaro segnale di ritrovata pace e serenità in un ambiente che evidentemente ha sofferto, in questi mesi, di influenze esterne negative che ne hanno condizionato il quieto vivere.
In campo, nonostante la vittoria, non si è visto granchè di nuovo ed il gioco non è stato tanto spumeggiante come tante altre volte, ma almeno si è avuta l’impressione che qualche giocatore sia stato rimesso al suo giusto posto. A cominciare dallo stesso Brunori, per poi parlare di Gomes, così come innovativa è sembrato l’impiego di Pierozzi, o lo spostamento di Segre…
Un’ altra delle certezze acquisite dai tifosi, è stata comunque quella che occorrono dei correttivi di mercato ed è giusto che chi di dovere…oltre che a cantare messa…reciti qualche mea culpa e si sbracci per rimediare a degli errori compiuti in estate.
Sicuramente è tardi per recuperare terreno in questo campionato ( anche se il treno dei play-off è sempre lì a qualche fermata di distanza…) ma almeno si gettino le basi per un prossimo campionato vincente o quasi…
A questa squadra mancano almeno tre giocatori, uno per reparto, che partano subito titolari e che quindi non siano delle scommesse da vincere ad ogni costo, ma piuttosto delle certezze sulle quali puntare.
Tutto ciò, atteso che DIO…nisi ha avuto confermata la fiducia da parte di quel Gardini che non può certo incazzarsi con il prossimo se le cose non stanno andando per come dovuto, visto che ne è stato lui il principale artefice.
Nel…. GARDINI dell’ EDEN… infatti, non è andato tutto come previsto e il ritorno a Palermo dei “mammasantissima” della dirigenza in visita ( ma non troppo ) è apparsa proprio come una “verifica” sull’operato di chi amministra la stanza dei bottoni.
Corre voce infatti che aldilà dell’aspetto sportivo, anche sulla gestione e sui rapporti societari qualcosa si sia incrinato ed a pagarne lo scotto, sino ad ora, è stato proprio quel Dario Mirri, fautore del progetto City Group.
Il presidente, in questi ultimi mesi, è sembrato sempre più avulso alla famiglia City Group e sembrerebbe che uno dei problemi sia legato alla gestione dei contratti pubblicitari dello stadio. In parole povere, gli è stato già preannunciato che non sarà più suo appannaggio la gestione dei suddetti spazi e che, al più, la sua resterà ( ma non è neanche certo) come carica simbolica, da utilizzare come parafulmine per le ire dei tifosi più incalliti, qualora le cose si mettessero male.
Ma i “mammasantissima” non sono neanche contenti della vicenda stadio, ritenendo che questa concessione pluriennale che non si sblocca sul fronte comunale, abbia raggiunto un livello pirandelliano che non è ammissibile per chi vive lontano dalle realtà siciliane…Già, perché, per un imprenditore che investe bei soldoni, venendo da troppo lontano, il rimando della politica locale su vicende burocratiche inspiegabili ( a meno che non si sia maliziosamente ragionevoli e sopratutto non si sia nati e cresciuti nell’arido Sud) è inaccettabile ed impedisce quella famosa programmazione a cui si fa sempre riferimento in nome e per conto dello stesso City Group.
Aldilà di ogni ragionevole dubbio su quanto descritto, che di certo non è basato né su fatti né su testimonianze dirette, piuttosto su impressioni e dicerie popolari, resta il fatto che qualcosa non va ed il campo ne è l’innegabile testimone, così come è innegabile che manchi ancora l’atto di concessione pluriennale dello stadio alla City Group, che Mirri sia sparito, che De Sanctis abbia pagato per tutti e di certo non era amato da molti e che la vetta della classifica sia una visione neanche del tutto chiara.
Insomma come è certo che la squadra vada rinforzata con la benedizione dell’Ostia e di Dio..nisi, anche le vicende societari necessitano di necessari correttivi ed aggiustamenti, perché il futuro non può attendere all’infinito così come la dignità e l’intelligenza dei tifosi non potrà essere continuata ad essere calpestata senza pagarne lo scotto in una disaffezione che si legge dai numeri delle presenze allo stadio o dinanzi alle stesse Pay Tv, aldilà dei maglioni natalizi e dei premi raccolti per le campagne di marketing.
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