Sempre a fronte alta… Pellegrini senza croce!
Ancora una sconfitta ed ancora una partita senz’anima.una squadra che si dimostra fragile in tutte le sue sfaccettature e che non riesce piu’ ad ispirare alcuna affezione nei suoi stessi sostenitori. Oramai , l’opinione diffusa e’ quella che si debba salvare la categoria e che, chi può e chi deve – se vuole – deve cominciare a programmare il futuro, facendo tabula rasa. Come ripetutamente scritto ci sono dei colpevoli ben individuabili di questo sfascio a cui non si potra’ concedere altra chance futura. la situazione e’ gia’ degenerata e senza alcuna ipocrisia c’e’ solo da voltare pagina velocemente anche se i programmi societari hanno un ipotesi temporale a chissà’ quale scadenza. Allo stato attuale un cambio in panchina appare come il rimedio piu’ plausibile per raccogliere, nel girone di ritorno, quei tanti punti, che mancano per salvare la categoria, magari ricorrendo ad almeno tre rinforzi di qualita’ per resettare difesa, attacco e centrocampo. Il campo sin qui ha dimostrato chiaramente cosa manca a questa squadra ed in primis occorre che vengano inseriti giocatori gia’ pronti per la battaglia. Il girone di ritorno sara’ una guerra ad ogni partita quindi se non si cala velocemente in questa realta’, sara’ dura non retrocedere. Dalla sua, il Palermo avra’ un sostegno limitato da parte dei tifosi che sicuramente non riempiranno piu’ lo stadio come fatto fino ad oggi e le critiche nonche’ le contestazioni riaffioriranno sempre, ma questo non potra’ e non dovra’ essere un alibi.Tutti speravano in un presente ed un futuro migliore ma evidentemente i sogni, specie quelli di gloria, non appartengono a questa citta’ .Il tema del giorno oggi e’ stato spostato fuori dal campo tralasciando l’urgenza di porre rimedi sportivi imprescindibili per continuare a poter frequentare i gradoni di uno stadio che qualcuno fin troppo facilmente frequenta – e non sempre – a convenienza.Avendo un idea personale e non condivisibile a molti di voi che leggete questa rubrica, non mi dilunghero’ , con storie di coltelli, pietre o bastoni, perche’ se e’ facile condannare e’ altrettanto difficile sapere ed ancor di piu’ non lasciarsi ingannare da cose, fatti e persone, che vogliono solo rendere inverosimile quello che ci circonda.
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