Sempre a fronte alta… Fuori i colpevoli!
Una prima riflessione, rispetto all’ennesima sconfitta maturata all’ombra del Pellegrino, va fatta su una situazione di fatto incontestabile: lo stadio si va svuotando, la gente si va disamorando, il pubblico ha ormai perso la fiducia, la speranza, la pazienza…e le cose continuano a non cambiare, anzi si va a …”peggiorare…come direbbe la Sora Gina”!!!
Ieri, sotto una pioggia incessante, che ha fatto bagnare pure le mutande dei tifosi più sventurati, quella a cui si è assistito è stata l’ennesima prestazione farsesca di undici e più giocatori, oramai in rotta con la più pallida idea di calcio giocato, pensato e studiato.
Gli errori visti in campo si susseguono ed a turno si alternano gli autori, le situazioni, ma non le sconfitte!!!
Riflettendoci … stai li a pensare..ma con questo tempaccio, con questo improvviso avanzamento dell’inverno..anche i “giocatori” ne avranno risentito e magari hanno reso meno perché erano infreddoliti, fracidi di pioggia ( ma non di sudore ) , timorosi di una contestazione latente….Ma poi pensi che, per sguazzare sotto l’acqua come anatroccoli di prima piuma, guadagnano in un anno quanto un muratore guadagna in una vita di lavoro… e senza sguazzare nell’acqua ma magari nel cemento…
E poi pensi che anche i tifosi si sono inzuppati al pari di loro “giocatori”… e i tifosi al contrario del guadagno ci hanno pure rimesso i soldi del biglietto considerato che pagano invece che essere pagati…
.E poi pensi ancora, che se timore questi “giocatori” hanno di una sconfitta maturata …non è certo per le probabili contestazioni o maledizioni dei propri sostenitori…piuttosto per il mancato incasso di un premio partita che arrotonda il già lauto compenso…( eh già perché per vincere e raggiungere gli obiettivi in questo settore lavorativo, ci vogliono pure gli incentivi….sennò si gioca scontenti!!!!) .
La gente è stanca di subire e se ne sta a casa al posto di andare allo stadio, anche perché le condizioni fatiscenti dello stadio stesso non consentono di andare in bagno piuttosto che di ripararti dall’acqua a catinelle ( virali sono le immagini delle cascate d’acqua che hanno accolto chi ha il privilegio di sedersi in tribuna anzi che in curva ).
La gente aveva sognato un po’ di gioia dopo anni di galleggiamento nella “melma” ed invece ha capito che la minestra sarà sempre la stessa, nonostante sia cambiato l’asset societario ed i denari viaggiano sopra le loro teste …
Avi na vita ca faciemu sta vita…è il motto nazional popolare che a Palermo ti stampi in fronte sin dal momento che compi la scelta di cucirti addosso un unica maglia di rosanero colore…
Non ci può niente, nulla…
Ieri, dopo una tardiva attesa provocata da un eccesso di amore verso proprio questi colori, la Curva ha contestato la squadra, la dirigenza e lo staff tecnico…ed ha individuato i primi responsabili di un disastro sportivo che è sotto gli occhi di tutti.
A cominciare dal primo signorsì rispendente al nome di Giovanni Gardini, general manager ed amministratore delegato del City Group.
Il suggerimento nei suoi riguardi è stato quello di andare ad occuparsi delle altre squadre piuttosto che svernare a Palermo in perenne vacanza, salvo poi recitare qualche sermone dall’inconcludenza cosmica ai fini della ricerca dei successi sportivi.
Secondo colpevole individuato è stato quel Morgan De Sanctis che ricopre la qualifica di direttore sportivo, dall’inespressa carriera dirigenziale, che ha avuto il compito…fallito..di costruire questa squadra.
Questa squadra, già dal principio monca di ruoli, di carattere e di sostanza, ha confermato che talune scelte operate in sede di calciomercato sono state delle kazzate cosmiche.
In poche parole: aveva già fallito a Salerno e si è ripetuto a Palermo.
Terzo imputato di associazione allo sbaraglio è stato indicato Alessio Dionisi, in qualità di allenatore di questa squadra. Anche lui aveva fallito a Sassuolo in un recente passato, e non ha colto nel segno neanche a Palermo, operando a volte delle scelte non oculate, non opportune, non comprensibili e non giustificabili.
Nessuno sconto nemmeno per la squadra che, oramai, come un gregge smarrito. aspetta di essere apostrofata in malo modo al termine di ogni partita, salvo poi scrollarsi subito di dosso le offese subite e di ostinarsi a fare proclami e promesse di riscatto, puntualmente non mantenute o rispettate.
L’attuale campionato, appare abbastanza compromesso e chi caccia i soldi – nonostante ne abbia proprio tanti e a giudicare dai risultati è abituato a gettarli dalla finestra ( e ditemi quale, che ci corro pure io a raccoglierli!!) dovrebbe cominciare a programmare il prossimo futuro, cominciando a fare tabula rasa di un bel po’ di elementi dimostratosi non affini a qualsiasi forma di progetto vincente, sempre che in termini di successi si voglia ragionare.
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