Sempre a fronte alta – A torto… O a ragione
Qualcuno ha già scritto che questo finale di campionato è animato sempre dalle stesse riflessione e quindi, anche per chi scrive, sarebbe più comodo fare un copia incolla degli argomenti trattati in precedenza, per potere pubblicare qualcosa. Tanto in campo sembra andare in scena sempre lo stesso refrain.
Il mio personale sforzo, sarà quindi quello di andare alla ricerca di riflessioni che si discostino da quanto già scritto e discusso e dai più letto.
Per fare ciò mi soffermerò su dei temi che sinora non sono stati affrontati, almeno su questa mia rubrica.
Ove non ci riuscissi, perdonatemi per lo sforzo vano.
Cominciamo dal gol annullato al 96’ minuto a Broh, che nonostante una prestazione opaca della squadra, avrebbe proiettato il Palermo al 6° posto, grazie anche ai ruzzoloni degli altri.
Il gol non andava annullato per svariate ragioni, non ultima quella che il presunto fallo, con il tocco di braccia di Segre, avveniva a distanza ravvicinata ed in modo del tutto casuale ed involontario. Ma c’è di più. L’arbitro annulla su segnalazione del Var…ma non lo consulta, non fa sua una decisione che non aveva preso, accetta l’intervento del Var nonostante, il presunto tocco di braccio non è del giocatore che ha segnato, bensì di un altro giocatore, susseguente allo svolgimento della medesima azione che però si era protratta senza alcun fischio e pertanto, lo stesso arbitro non poteva più intervenire, con l’aiuto del Var, che decide per lui. Per incidere ancor di più su quanto illustrato, riporto fedelmente la dichiarazione rilasciata da un eminente addetto ai lavori : “La decisione di annullare la rete è corretta in termini di regolamento, il problema non è tanto la decisione in sé ma la procedura che è sbagliata“. Sono le parole dell’ex arbitro di SerieA e commentatore di DAZN, Luca Marelli, riportate nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia. L’overrule, cioè la decisione presa in sala Var con la comunicazione al direttore di gara, sarebbe stato corretto nel caso in cui il tocco di mano fosse stato del giocatore che ha segnato”. Il fatto “doveva essere oggetto di on-field review perché non è una rilevazione ma una valutazione “. Secondo Marelli, la rete di Broh che ha fatto esplodere il “Barbera”, doveva essere guardata al monitor dall’arbitro, invece così pare che la decisione sia stata presa dal VAR. Un caso definito “limite “.
Parabola significa che il Palermo – come al solito ha subito un torto.
Visto che si parla di torti, ritorniamo su un altro argomento.
Notizia di questi giorni è infatti la restituzione di 15 punti alla Juventus, punti che, in precedenza, gli erano stati detratti per accertate manomissioni dei bilanci e dell’intera gestione delle sue ricchezze. La procura federale ha fatto marcia indietro non considerando opportune le decisioni assunte in precedenza e rimandando al giudizio della corte federale, senza però assolvere dalle loro responsabilità, l’intera classe dirigente della stessa società – nel frattempo frettolosamente dimessasi – e confermando loro le squalifiche comminate. Ciò significa che vengono condannati i mandanti e gli esecutori del misfatto e non i beneficiari!!! Roba da scherzi a parte, sussurra qualcuno.
In ballo ci sono cifre da capogiro e da Palermo, qualcuno ricorda che per molto meno, la società rosanero è stata per ben due volte radiata dal calcio professionistico per situazioni analoghe, ma sicuramente meno rilevanti ed eclatanti.
E questo ricordando ed evidenziando anche che un po’ tutto le maggiori società di calcio ( in Italia ed all’estero) sono indagate per traccheggi vari e a chi proprio non è stato possibile evitare il peggio, i debiti gli si sono stati spalmati come formaggini sul pane, è il caso, ad esempio, della gloriosa lazio del simpaticone di Lotito.
Parabola significa che il Palermo, nel tempo, ha subito un altro torto.
Sorvolando sul fatto che dopo avere usato la città di Palermo come serbatoio di tifo ed entusiasmo per la nazionale, la federazione italiana gioco calcio, l’ha esclusa dalle future sedi ospitanti degli europei di chissà quale anno ,
Senza volersi dilungare sulle inette giustificazioni, farfugliate dai vertici della FGCI, sarebbe il caso di richiamare un terzo evidente torto. Ma a forza di analizzare i fatti, rischieremmo di arrigginirci la vita solo con “chiuova tuorti”!!!
A chi sta pensando che questo sia sterile vittimismo, gli suggeriamo di continuare a pensare a striscie, magari in bianconero, perché tanto il Palermo è un patrimonio solo per chi ci crede davvero e non ci sono mai state ragioni così forti, per cancellare dei valori e delle tradizioni a tinte rosanero.
Chiudiamo l’odierna analisi parlando di cose belle e cioè del fatto che Palermo – Benevento, nonostante l’andamento lento della squadra, è stata vista allo stadio da quasi 22000 spettatori risultando la partita più vista in presenza di tutta la cadetteria. Ciò conferma la sete di calcio, di emozioni, di soddisfazioni che, in questo momento, esprime la città. Tale entusiasmo è confermato dai dati degli spettatori presenti sugli spalti dei settori ospitanti le stesse partite del Palermo in trasferta, che ormai usualmente, registrano il sold-out.
Ecco se proprio non vogliamo che sia l’ennesimo “chiuovu tuortu”, la speranza è quella che presto il gruppo City, esprima appieno le sue potenzialità, costruendo una squadra in grado di regalare sogni ad una tifoseria che troppo spesso ha vissuto tra gli incubi.
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