Gli Arabi e la Sicilia, un amore senza fine.
Era l’827 D.C. e per 243 anni gli Arabi hanno dominato ed influenzato la Sicilia rendendola, nel bene e nel male, la terra che ora tutti noi conosciamo.
E’ stata una delle dominazioni più longeve per una terra, la nostra, che di fatto possiamo definire il più grosso “frullato” genetico del mondo perché dalla terra siciliana si sono mossi tutti i più grandi imperi rendendola perno economico e culturale delle varie dominazioni.
Dai Siculi nell’era preistorica ai Fenici, dai Greci agli Spagnoli passando, nei secoli, alle dominazioni Romane, ai Vandali, gli Ostrogoti, i Bizantini, Arabi, Svevi e Francesi.
Tutte questi domini hanno reso la Sicilia, nel bene e nel male lo ripeto, faro della cultura in Italia, una volta conquistata da Garibaldi è diventata quindi parte del Regno d’Italia.
Ma, si sa, la storia si ripete e, dopo quasi 1000 anni, la Sicilia tornerebbe ad essere dominio Arabo, quanto meno sotto il punto di vista calcistico.
Dopo il tanto parlare e le tante voci è sempre più concreto l’interesse del Gruppo City verso il Palermo che, dopo i giusti scongiuri, si appresta a diventare parte del patrimonio della City Football Group che vede, nel magnate Manṣūr, il cardine della solidità economica.
Già in molti hanno parlato della composizione societaria ma noi vogliamo focalizzare il nostro viaggio nei campionati dove, le società direttamente controllate dalla holding, giocano; le squadre del “City”…
Partiamo dall’assunto che l’obiettivo della holding è quello di implementare, nelle società acquistate, metodi e filosofie nuove, sia dentro che fuori dal calcio, espandendo la propria “influenza” nel territorio con l’obiettivo di trovare giovani e nuovi talenti sia nel mondo del professionismo maschile che femminile.
Facciamo una rapida carrellata delle squadre e dove dove si trovano in classifica;
Manchester City (2008):
Team che oramai, dal 2008, è in pianta stabile nell’élite della Premier League ed Europei con investimenti fatti che superano il miliardo di euro.
Attualmente 1° in campionato, in lotta con Liverpool, con un punto di vantaggio.
Semifinalista in Champions League attualmente impegnata nel ritorno dopo essersi imposta, in casa e con uno scoppiettante, 4-3, contro il Real Madrid.
New York City (2013) (controllata all’80%):
Fresca vincitrice della MLS ed attualmente, alla nona di campionato e con due partite da recuperare, si trova in ottava posizione. Campionato USA
Melbourne City (2014):
Vincitrice del campionato australiano 20/21 tenta di ripetersi anche quest’anno.
Attualmente è in testa al campionato con pochissime partite al termine della stagione.
Secondo, a pari merito, nel girone G della AFC Champions League.
Yokohama Marinos (2014) (controllata al 20%):
Giunta al secondo posto, con una indomabile Kawasaki (la squadra di calcio, non la moto!), alla decima di campionato è terza in piena lotta per la J1 League Giapponese.
Prima, con un punto di vantaggio, nel girone H della AFC Champions League, oggi lo scontro diretto contro Jeonbuk Motors
Montevideo City (2017):
Decima giornata, 9 punti ed un anonimo 12° posto in Primera División Uruguaiana.
Girona (2017) (controllata al 47%) :
6° Posto in Segunda Division Spagnola, cinque giornate al termine.
Se il campionato finisse oggi si giocherebbe i playoff, essendo automaticamente promosse solo le prime 2.
Sichuan Jiuniu (2019):
Il campionato cinese 2022 non è ancora iniziato.
Nel 2021 termina ottavo ben distante dalle forze di vertice.
Mumbai City (2019) (controllata al 65%):
Quinta forza del campionato indiano 2022, già terminato.
Secondo nel girone B della AFC Champions League.
Lommel (2020):
Termina la Division 1B (serie B Belga) con un sesto posto.
Troyes (2020):
13° posto in League 1, salvezza a portata di mano a 4 giornate dal termine del campionato francese.
E’ evidente che le squadre “storiche” siano già una realtà nei rispettivi campionati e che, le nuove leve, si stanno muovendo, nelle rispettive competizioni, con ruolini di marcia comunque importanti e che, spesso, si vedono protagoniste anche nelle competizioni “internazionali”.
Tengo a fare un passaggio anche sotto questo aspetto, non vi sarà sfuggito infatti che ben 3 squadre del City Group partecipano alla AFC Champions League; parliamo del Melbourne City, del Yokohama Marinos ed infine del Mumbay City.
Bisogna chiarire però che non conosco il regolamento della Confederazione AFC e se, come la UEFA, ci sono state difficoltà per le squadre che vengono gestite dalla medesima proprietà.
E’ ampiamente prematuro, nel nostro caso, parlare della Champions League, dell’Europa League oppure della Conference League ma un chiarimento ritengo sia importante darlo, per avere una informazione quantomeno corretta.
Ad alcuni tifosi (?!) ha fatto storcere il naso l’eventuale impossibilità di partecipare (attualmente invece ne saremmo in grado?!?!) alla Champions League (dove noi abbiamo normalmente giocato nella nostra gloriosa storia?!?!).
Inutile evidenziare quanto già di suo sia assurdo parlarne soprattutto in questo momento ma, stante le critiche che vengono messe in atto, è giusto precisare che, nel recente passato, abbiamo avuto 2 squadre, appartenenti alla stesso ceppo societario, giocare regolarmente la maggiore competizione europea UEFA; parliamo del Team Redbull (non quello della F1) nel dettaglio delle squadre del Lipsia e del Salisburgo.
Nel 2017 fu decretato dalla UEFA che la partecipazione delle due formazioni non violava l’ormai noto art. 5 che proibisce allo stesso proprietario di iscrivere più di una squadra “per assicurare l’integrità delle competizioni”.
Questo il comunicato pubblicato all’epoca:
«A seguito di un’indagine approfondita […], la UEFA ha ritenuto che nessuna persona fisica o giuridica abbia più un’influenza decisiva su più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club».
La Confederazione Europea, prima di tale comunicato, ha anche verificato (e permesso) importanti cambiamenti nella struttura e nella governance dei club così da assicurare la partecipazione di entrambi i club Redbull.
Ultimo tassello importantissimo sarà, per quel che si legge, la permanenza dell’attuale Presidente del Palermo in società.
Dario Mirri è stato e sarà sempre di più il traits d’union tra la Holding, la società e la città.
Rappresenterà, per noi tifosi, il sigillo di garanzia che permetterà, al nostro Palermo, di rivivere la sua primavera, almeno calcistica, dopo anni di bocconi amari, amarissimi…
Giochiamo, voi quale logo preferireste?
Marco Portaro
Un ringraziamento particolare all'amico Piero La Rosa per aver reso reali l'idea dei loghi.
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