Sempre a fronte alta- In ogni modo!!!

Dopo la cinquina di mercoledì con il Taranto, il Palermo, cala un poker d’autore, con il Picerno e scala qualche posizione in classifica, accorciando addirittura le distanze dal secondo posto. In verità, la situazione sarà più chiara quando, durante questa settimana sia l’Avellino che il Monopoli, recupereranno le partite saltate, ma il fatto stesso di aver ottenuto due vittorie consecutive, rianima lo spogliatoio e ritempra lo spirito dei tifosi. Frattanto, occorrerà, da parte della squadra, dare un seguito di gioco, di punti e di vittorie, giusto a Monopoli, dove sabato, ci sarà un match -clou d’alta quota, decisivo per stabilire l’esatto ordine di arrivo in classifica per i play-off.
Aldilà dei conti e delle strategie, c’è da evidenziare come tra la partita di mercoledì scorso e quella di ieri, in tutto, allo stadio, non si è arrivati a registrare neanche 10.000 presenze … roba che una volta si annotava tutto in un unico conteggio, per un semplice allenamento della squadra e magari in un assolato pomeriggio di agosto….
Il tifoso medio rosanero, ormai, si tiene distante dal nostro stadio e se proprio deve commentare le gesta dell’amato Palermo, lo fa sul web, con sarcasmo e sfiducia. Ciò, non significa che del Palermo, non gliene importi più nulla a nessuno, ma che la lontananza dal calcio che conta, la presenza di una società – suo malgrado – non ambiziosa – , la pochezza delle squadre che scendono in campo nella categoria della serie C, l’alternanza dei risultati con figuracce non indifferenti, hanno creato un solco ben visibile, tra queste due componenti, difficile da riempire. Oggi, è inutile nasconderlo, tra la squadra e la città c’è tanta distanza.
Vero è che questa città non è certo lineare nei suoi comportamenti e l’ambiguità delle sue scelte è quasi quotidiana, però, se non dovessero arrivare dei risultati prestigiosi, non ci sarà proprio modo di cambiare questa tendenza all’allontanamento dai gradoni della gloriosa Favorita. Che sia chiaro per tutti.
La medicina giusta, sarebbe la conquista della serie B che, chissà quante risorse, porterebbe e chissà quali potenzialità di crescita produrrebbe, non ultima quella del probabile e auspicato arrivo o dell’inserimento di nuovi soci, con capitali e idee vincenti nella stanza dei bottoni societari.
Oggi, nell’attesa dell’imminente futuro, non ci resta che goderci i gollazzi di Brunori e Soleri, ben sapendo che l’anno prossimo viaggeranno verso altri lidi, in categorie sicuramente superiori e chissà se, quando incroceranno il Palermo da avversari, non avranno la bramosia di timbrare il cartellino dei marcatori, così come accade spesso con tutti gli ex….
Tornando alla partita di sabato prossimo, a Monopoli, per Accardi e company, ci sarà da stringere i denti e da mostrare quel carattere che sino ad oggi si è visto a tratti nella squadra del dj Baldini. Soltanto un prestazione al top, potrà garantire un risultato positivo che, non può essere differente dalla vittoria, se poi si vorrà beneficiare del miglior piazzamento in classifica in vista della scalata alla serie cadetta.
Guardando innanzi, scorgiamo che mancano le ultime tre partite, che sono appunto quella di Monopoli, il derby con il Catania e la trasferta di Bari. Non c’è bisogno di ragionarci sopra, per definirle come tre partite imperdibili, perlomeno due da vincere assolutamente (Monopoli e Catania) ed una da non perdere!!!
Aldilà delle recriminazioni sul passato, sulle partite buttate a mare sia in casa (poche) che in trasferta (molte), sull’andamento a singhiozzo dell’intera squadra...non c’è tempo per nulla, se non per vincere, anche senza convincere ( roba anche da uno a zero al novantesimo e neanche palla a centro, per intenderci!)
Aldilà del match-analist, dello psicologo o del sociologo di turno, a libro paga della società, chi di dovere, sappia come caricare la squadra in queste ultime tre settimane, perché dall’esito di questo campionato, dipende molto ( anzi, forse solo) il futuro della società, della squadra, della tifoseria…e se per qualcuno potrebbe essere scontato o banale, per molti altri è vitale e fondamentale.

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