Sempre a fronte alta – Papà…è Natale!!!

Rubrica di Paolo Rizzo

Dopo circa sei mesi di estenuanti patimenti, siamo arrivati alla fine dell’anno e ci siamo arrivati da campioni d’inverno, nonostante le processioni di Acireale, i balletti di Savoia ed i trenini di Catania!
Siamo Campioni d’inverno e lo scrivo in prima persona … partecipativa ... perchè è stata dura in questi mesi … e ancora lo sarà sino all’ultimo giorno di campionato di questa categoria … ottenere un simile risultato dopo avere rasentato finanche la scomparsa della squadra
Ancora una volta, in un momento non proprio tranquillo, la squadra di capitan Santana ha tirato fuori le unghie ed ha graffiato l’avversario, incidendo altri tre importantissimi punti in classifica e poco importa se c’è chi riesce a vincere quando le squadre sono già negli spogliatoi, tanto sempre a distanza sono … e poi a loro gli rubano le cose negli spogliatoi … per fare tardi in campo …
Mentre c’è chi si dispera per la dipartita in terra europea, (come se fosse una novità), c’è chi si lamenta che le “sardine” non si possono più comprare …
Questione di punti di vista … a me non me ne frega un cabasiso, perché tanto vado fiero della mia arancina accarne e abburro, figuratevi se non debbo sbandierare che la serie D per ora è il mio campionato e il mio unico colore è il rosanero … Che poi sia pallido e sfocato come le nuove maglie della Robe di Kappa è un’altro quesito che lascio ai cultori dell’infinita sapienza del saper sempre come rompere le palle, anche quando non è Natale …
In questo periodo di lieta favola e di beatitudine ingrata, io mi rivolgo a coloro che per questo Palermo hanno, nel passato, stanno nel presente e sempre lo faranno, rivolto carezze amorevoli verso questa passione, questa fede e questo amore sconfinato proprio perché mai misurato in vittorie e soddisfazioni … anzi …
Io sono fiero dei figli di questa città cresciuti a pane e Palermo sempre e comunque e che nel periodo natalizio non esitano a chiedere di aver regalato la maglia o la sciarpa o il diario o lo zaino del Palermo, mentre i loro compagni ed amici esibiscono ben altre fedi e mostravano ben altre passioni.
Io sono orgoglioso di quei figli di questa Palermo pallonara che onora le tradizioni e li tramanda da generazioni … Io sono felice di conoscere palermitani a gratis perché tifano la mia squadra senza favori o concessioni e non si sono mai tirati indientro dinanzi a trasferte e repressioni.
Io mi sono commosso perché rivolgendo un complimento ad un anziano signore che portava a spasso nella sua panda la sciarpa del Palermo, mi è venuto incontro abbracciandomi e baciando la nostra passione …
Qualcuno si lamenta perché il mio scrivere non è per tutti, in quanto non sempre viene capito e partecipato, ma io mi contento di quelli che m’intendono subito, perché è sicuro che stanno dalla mia parte e lasciano che a tradire siano gli altri, magari nemici o forse falsi amici.
Io mi vergogno per chi si nasconde dietro le tastiere per sputare sentenze e secchi di fiele, ma ancor di più mi vergogno per questi CENTONOVANTUNO OSPITI D’AUTORITA’ che pretendono il biglietto omaggio e non hanno avuto neanche la dignità di abbonarsi o di scender in piazza quando c’era da difendere il Palermo da tutto e da tutti. E poi spiegatemi bene cosa pretendete se vi vantate di essere strisciati pure nell’anima …
Per gli stessi che mi criticano perché le cose più belle o brutte che siano le scrivo per il calcio, rispondo che non me ne frega niente del resto, perché in fondo tutto ormai è farlocco come dicono mi pare a … Milano.
In giro si dice che il tifo per una squadra di calcio sia solo stupido e violento ed un tempo era giusto replicare … oggi che è tutto così squallido è ancora meglio lasciare ognuno cuocere nel proprio brodo e tanto peggio per chi sceglie strade o campi diversi per proclamare la propria passione ed appartenenza.
Dopo la partita con il Troina, ci saranno da affrontare ancora altre 17 battaglie e poi finalmente sapremo se il futuro sarà come ci si augura e spera. Ci sarà da lottare ancora più duro di adesso, ma la caratteristica dell’aquila è proprio quella di volare in alto senza paura anche se dal basso c’è chi spera sempre che un giorno le ali si stanchino di volteggiare e gli artigli mollino la presa. Beh … non ci sperate poi tanto, perché non è il momento di mollare proprio niente.
Che si parta in pullman o in carrozza, che si indossi la maglia nuova o la scarpa rotta, che si vinca o che si perda … non è più tempo di stare a fianco con chi ci vuole male e che racimola like piuttosto che mozziconi di sigarette, giocando sulla ingenuità e credulità popolare …
Papà è Natale … e scusa se ci credo ancora!!!
Forza Palermo e Buon Natale a tutti VOI, anche se non la pensate come me, vi faccio questi auguri in anticipo per farveli gustare più a lungo e per farvi ricordare di scambiarli con tutti quelli che vi stanno attorno, anche con quei maledettissimi compagni di gradoni …
Paolo Rizzo

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