Sempre a fronte alta – Il sette d’oro
Rubrica di Paolo Rizzo
Ancora un ostacolo superato e vetta della classifica consolidata. Il Palermo dei picciotti di Pergolizzi vola sulle ali dell’entusiasmo ed a nulla valgono le sterili polemiche degli avversari che si alternano all’inseguimento. Per frenare questa corsa verso la promozione ci hanno tentato pure i responsabili dell’ordine pubblico che hanno vietato ai tifosi rosanero di seguire la squadra in trasferta, in uno stadio, quello di Biancavilla, che di stadio non aveva proprio nulla.
Solo, in balia di una piccola folla ostile giacché di natura etnea, la truppa rosanero non si è scoraggiata, forte dell’incitamento avuto prima della partenza dai suoi stessi tifosi che hanno riempito l’antistadio di viale del fante, per dare sostegno e calore in vista della partita.
Ed al ritorno a casa è stata di nuovo festa grande con gli ultras che hanno rischiarato una domenica di autunno con fiaccole, cori, tamburi e bandiere per sottolineare che da questa categoria si deve scappare via.
La domenica senza trasferta per i tifosi rosa è trascorsa nei bar e nei ristoranti abbonati ad eleven sport ed ogni angolo si è trasformato in un angolo di curva, chiassoso e passionale come se nulla fosse. Abbiamo visto giovani, anziani e bambini restare incollati davanti agli schermi, cantare di passione e saltare di gioia in un crescendo di entusiasmo che ha commosso pure chi di calcio non ne mastica per niente.
La parola d’ordine è appartenenza e quei colori rosanero stanno riappropiandosi della città velocemente e di questo te ne accorgi subito perché nei campetti di periferia si sono riviste le maglie del Palermo, nei bar si commentano i gol di Ricciardo, negli uffici ci si domanda chi sarà la prossima avversaria da battere …
In città si respira un’aria diversa che sta coinvolgendo anche la periferia e l’intera provincia e forse l’intera regione che guarda con sempre più simpatia questa squadra e questa società che dalle ceneri sta risorgendo per riconquistare onore e gloria.
Gli odiati strisciati indigeni non sono più tanto sicuri del loro potere e al posto della satira acida verso le disgrazie di casa rosanero, cominciano a zittirsi perché impauriti da questa onda che avanza fatta di soli due colori … il rosa ed il nero miscelati con amore e passione da famiglie intere.
Arriveranno anche i momenti meno felici, ma la gente per ora ha voglia di vivere intensamente questi attimi di orgoglio, di festa, di calore … e poco importa se vengano da un campetto di serie D, piuttosto che dall’olimpo del calcio …
E così l’occasione di seguire il Palermo in tv diventa un momento di aggregazione dove tifosi grandi e piccini si scambiano un sorso di birra ed un panino con le panelle, in attesa del gol, della vittoria della .. festa.
E questo accade tanto allo Zen quanto a Mondello, tanto al Capo quanto al Politeama, perché si sa che il pallone unisce tutti e non fa distinzioni di razze o di sacchetta!!!
Non c’è più paura e vergogna a raccontare che il Palermo gioca quest’anno in serie D, tra i dilettanti … perchè tutti hanno capito che non è la categoria quella che conta, piuttosto l’orgoglio e la fede in una passione che o ti viene tramandata fin dalla culla o finisce con l’avvolgerti da grande, quando ti emozioni a vedere questa aquila che volteggia, protetta solo da Santa Rosalia e dai suoi tifosi.
In attesa della prossima sfida con il Licata, c’è già fermento in città, perché l’occasione di essere presenti e di festeggiare con gli altri tifosi, non vuole essere persa …
Il record di abbonati, il record di presenze allo stadio, il record delle vittorie …
C’è solo gente che salta … che balla … che canta … e cosa importa se ora sei fallito … io starò con te questo è garantito!!!
Paolo Rizzo
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