Sempre a fronte alta – Amore…amore…amore per te!!!
Rubrica di Paolo Rizzo
Io lavoro e penso a te torno a casa e penso a te ….
Il refrain più gettonato a Palermo ormai è a tinte rosanero e non passa giorno in cui non si trovino nuovi adepti che sposano con piacere la causa della rinascita, del rinnovamento.
La scorsa domenica si è giocata la prima partita del nuovo corso dei rosanero tra le mura della Favorita oggi Renzo Barbera ed il fiume umano che ha invaso viale del fante e dintorni è stato a dir poco impressionante a ragion dei numeri registrati quali presenze allo stadio e cioè 16735 paganti al botteghino.
Ma aldilà dei numeri che già si intuivano grazie ai novemila e passa abbonati ed ai quasi quattromila tifosi che avevano “accompagnato” la squadra a Marsala, quello che stordisce è l’aria che si respira attorno alla squadra ed alla nuova società. Il richiamato orgoglio, il senso di appartenenza, la rivoluzione di pensieri ed opinione sta trascinando la gente allo stadio e questa migrazione è continua, colorata e festosa.
Continua perché sembra non avere sosta e ne sanno bene qualcosa fin a Petralia, a Marsala oltre che nei paraggi dello stadio…
Colorata perché la gente si è rivestita di rosanero, con maglie, bandiere, striscioni per distinguersi e non per nascondersi da questo dilettantistico, non c’è alcuna vergogna tra i tifosi nel dire che la domenica è riservata ai gradoni dello stadio e poco importa se l’avversario si chiama San Tommaso o San Bernardo…
Rivoluzionaria perché animata da un orgoglio ed un impeto che vogliono dimostrare di non essere morti con il fallimento, di non essere scomparsi con la retrocessione, di non essere inferiori per colpa della categoria…
La certezza di avere intorno solo chi ama questa maglia e non strisciati in attesa della sconfitta del Palermo a favore della loro vera squadra del cuore, la gioia di avere ritrovato tanti amici di posto, allontanatisi nel tempo per non dare sazio al friuliano oppressore e speculatore, la certezza di battersi per una vittoria (con gli scongiuri del caso) finale…
Questa è la Palermo calcistica di oggi e di essa ne parla la stampa nazionale ed estera perché tutto sommato questo ruggito della vecchia aquila in gabbia, fa simpatia a tutti e la curiosità di capire fin dove in alto potrà volare, stimola anche i più distratti…
Non è un caso quindi che si vede tanta gente che canta, che balla…
Non è un caso che ci si ritrovi circondato di giovani, di donne che urlano e si appassionano ancor di più di chi allo stadio c’è magari nato e c’ha messo la residenza da più di trentanni…
La gente è contenta di cantare il nuovo inno rosanero, di avere il diploma di abbonato, di indossare la maglia numerata della società e di tutto ciò ne parla trasmettendo amore, gioia, passione e simpatia.
Quando racconti quello che accade in campo e sugli spalti, chi ascolta si emoziona e si rammarica di non essere ancora anch’egli protagonista di questa rivoluzione sportiva ed anche sociale che sta dimostrando quanto è possibile fare se c’è amore, passione, volontà e coraggio … sconfessando l’indole di questa città da sempre passiva e sonnolenta qualsiasi cosa accada ed in qualunque settore succeda …
Ovviamente il tempo sarà il vero giudice della portata di questo cambiamento che poi è un ritorno al passato e cioè di quando dopo trent’anni il Palermo riusciva ad ottenere la fatidica promozione che significava il ritorno in serie A.
Ci saranno anche le tempeste da affrontare e qualche sconfitta sicuramente scalfirà i meno pronti alla battaglia, ma ci sarà sempre quello zoccolo duro a dar manforte alla squadra e sarà ben lieto da fare da cuscinetto alle ire dei più esigenti e paranoici …
Quelli che il Palermo Calcio ce l’hanno stampato nel cuore e nell’anima non molleranno mai e questo va e vieni di occasionali l’hanno sempre guardato con il sorriso sulle labbra proprio perché ormai ci sono abituati.
Per ora che il vento è in poppa è bello così e quando pure dovessero arrivare i tempi bui, chissenefrega … io non tifo per gli squadroni ma tifo te …
Paolo Rizzo
Sempre a fronte alta
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