Sempre a fronte alta – Siamo su… Calcio a parte…!!!

Rubrica di Paolo Rizzo

Se avessi deciso di scrivere su argomenti umoristici, non avrei disturbato l’editor di Old Style, ma avrei chiesto ospitalità a qualche pagina umoristica dove talvolta la scemenza dell’autore è proprio il cavallo di battaglia per avere successo sui lettori.

Scrivere di calcio, di una passione, di uno sport era il mio obiettivo e ancor più dedicare dello spazio al mondo degli ultras e del mio Palermo, la squadra della mia città, dove sono nato e vissuto, dove le mie origini si fondono con la tradizione, con la distinzione , con l’appartenenza.

Io che ho vissuto la prima radiazione del calcio italiano a danno di una squadra del sud, che naturalmente era il Palermo, vista sempre come vittima sacrificale e sacrificabile, come entità da ostacolare e da stoppare, credevo che quella fosse una esperienza irripetibile sebbene le vicende pallonare dalle parti di viale Del Fante, non mi hanno mai regalato trofei o ambiti traguardi ma qualche grande soddisfazione si, che sia quella di avere battuto come se nulla fosse Juventus, Inter, Milan, Roma…o essermi affacciato all’Europa League. Ed invece no, ancora una volta dalla irriguardosa capitale arrivano verdetti e sentenze ignobili.

Oggi mi ritrovo a scrivere ed a narrare di una sceneggiata degna di “scherzi a parte”, dove la meschinità degli uomini viene esaltata come cultura e intransigenza, dove l’arma della giustizia viene vibrata in aria con codarda convinzione, dove le aule dei tribunali altro non sono che mattatoi di uomini e sentenze, che affondano le loro ragioni in interessi meschini e vendicativi, che vedono protagonisti degli attori scarsi e decaduti, che si giovano di una poltrona conquistata con disonore e inganno.

Ancora una volta la vittima designata al pubblico lubridio è il Palermo, una squadra del sud, non a caso, colpevole di essersi ribellata a delle logiche non condivisibili e offensive dell’intelligenza. Ancora in molti ricordano come nello scorso campionato, proprio il Palermo, osò ribellarsi, in maniera vana, ad una presunta combine dove le prove essenziali sparirono sul più bello, ed ad una partita irregolare dove anziché a calcio si giocò a palla prigioniera.

La conseguenza fu un nulla di fatto nelle indagini e la beffa di vedere vanificato un intero campionato, mentre altri approfittavano di circostanze non limpide.

Ora, il Palermo Calcio viene così accusato di imbrogli e artefizi sui bilanci societari compiuti ripetutamente da tre anni a questa parte, attingendo come prove ciò che la magistratura ordinaria deve ancora giudicare, salvo poi scoprire che neanche gli stessi giudici inquirenti sono tanto d’accordo con questa versione e gli stessi controlli della FIGC non reputarono tali da precludere l’iscrizione della squadra ai campionati di pertinenza!!!!

Ma ciò non basta a scagionare l’imputato con la maglia rosanero, che anzi viene giudicato e condannato velocemente proprio perché non ci può essere appello che lo possa salvare da quella che è una condanna decisa a tavolino e che ricorda la storia di Gesù e Barabba, ( scusate l’irriverente paragone) dove però i giuda sono almeno un paio di decina e tutti ben coalizzati e convinti di non tornare indietro.

Viene così celebrato quello che alcuni hanno chiamato un processo altri una esecuzione, dove nel giro di qualche ora viene emessa una condanna storica che non tiene in considerazione precedenti, attenuazioni, giustificazioni….e la stessa condanna viene resa esecutiva violando il diritto dell’appello ed il ricorso ad una successiva valutazione e revisione.

Tra l’altro la condanna appare duplice nei suoi effetti tant’è che il Palermo viene privato sia della possibilità di partecipare ai play off per ambire ad una eventuale promozione nella serie superiore, che condannato ad una retrocessione all’ultimo posto in classifica che azzera i 63 punti conquistati sul campo!!!

A stretto giro di posta, viene messo in piedi una sorta di secondo collegio giudicante salvo poi scoprire che ne fanno parte personaggi già presenti nel primo processo e quindi già orientati a confermare quanto affermato in precedenza…

Ma ciò non basta, perché quando viene lesa la maestà dei giudicanti, qualcuno si offende e decide di astenersi in virtù di una minata tranquillità di giudizio che però in precedenza non era stata tale, quando si trattò di affondare in coltello nelle carni già scoperte ed indifese dell’imputato….rifiutando la possibilità di fermare tutto per dare la possibilità di ragionare.

Fuori ad aspettare il verdetto, in quattrocento, cantano e protestano professando un’amore smisurato verso una maglia che si sono cuciti addosso fin dalla nascita, ben sapendo che anche il rimbalzo di un pallone non è innocente come una foglia trasportata da un soffio di vento e che tutti quanti oggi come ieri siamo spettatori di una puntata di “Calcio a parte” dove però le jene non sono protagoniste ed attori su canale 5……..

Il fatidico verdetto è così rinviato per dare la possibilità a terzi usurpatori di disputare l’abusiva finale dei play off e per designare chi avrà diritto a prendere il posto del Palermo nell’olimpo della massima serie, proprio come l’anno scorso fecero altre due squadre vicine al potere…

Qualcuno ai tempi scrisse…Se questo è un’ uomo….Oggi, io mi permetto di scrivere …Se questo è calcio….

Sempre a fronte alta

Paolo Rizzo

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