Sempre a fronte alta – Qualcosa non quadra …
Rubrica di Paolo Rizzo
Una fredda serata fiorentina, in occasione dell’incontro di coppa Italia Fiorentina – Atalanta, della scorsa settimana, al termine di un incontro che sul campo ha omaggiato lo spettacolo e l’agonismo, mentre sugli spalti si manifestava una sana rivalità sportiva, è stata testimone di misfatti che non vorremmo mai raccontare perché ricordano un recente passato che ancora qualcuno fatica a dimenticare….che si chiamino bolzaneto piuttosto che fosse ardeatine…
Una autocolonna di tifosi nerazzurri stanno per tornare a Bergamo e mentre sono quasi giunti all’imbocco autostradale, vengono raggiunti dai reparti della celere in tenuta antisommossa che li costringono a fermarsi, attuando successivamente una caccia al tifoso direttamente all’interno di un pullman!! In pratica viene organizzata una carica a suon di manganelli e scudi sui tifosi seduti nei sedili del mezzo…..
Aldilà delle ricostruzioni di parte sul come, sul dove e sul perché….salta subito all’attenzione un particolare: perché ci si scaglia sui tifosi mentre sono ancora seduti sui sedili? Non vi era la possibilità comunque di farli scendere, perquisirli, identificarli e se mai fosse stato il caso …picchiarli? Di solito, il picchiaggio avviene a seguito di una carica, di uno scontro fisico tra le opposte fazioni….ma con un avversario seduto su un sedile di un pullman….qual’è la ragione di intervenire con tale violenza e manifestazione di forza?
Attenzione, non si sta discutendo sull’eccessività di una reazione e sull’azione scatenante di tale rappresaglia…si sta puntando il dito sulle modalità a dir poco barbare di come l’azione stessa è stata messa in atto.
Da quanto ricostruiscono le cronache, c’è poco da lasciare alla libera interpretazione ed alla fantasia…Tutti concordano nel giudicare come un abuso di potere ciò che è stato compiuto, e ciò lascia presagire una premeditazione ed un travaso di odio e di tracotanza che non può essere sottaciuto specie se chi lo compie dovrebbe proprio garantire una certa serenità, un certo equilibrio, una giustizia più volte guardata dietro una lente sfocata.
Oggi da più parti si chiede quindi che siano chiarite queste velature di fango che sporcano una divisa che va onorata e rispettata sia da chi la indossa che da chi la osteggia, tutti oggi si chiedono di ripulire da questi schizzi di lercio quello che dovrebbe essere un ruolo troppo delicato per essere lasciato in mano ad un comando scizzofrenico ed oltremodo rancoroso per evitare che sia dia proprio alibi ad una vendetta ancora più violenta e difficile da fermare…
Lo stadio non può diventare un campo di battaglia, senza regole o tregue di sorta e nessuno si può permettere di sgaiattolare nell’oscurità della notta alla ricerca di una meschina impunità. Noi tutti vogliamo vivere illuminati dalle regole e dalla giustizia, senza che gli abusi calpestino la dignità e la pazienza di nessuno. Chi ha buon senso non può ignorare il fatto che ogni tipo di dialogo deve partire dalla ricerca di una integrazione, dalla ricerca di un dialogo, dall’attuare una fase di preventivo confronto basato sulle parole e sulla disponibiltà a ragionare senza stupidi ed inutili pregiudizi di sorta…sempre che ci sia la volontà di evitare lo scontro…
Detto ciò, rimaniamo in attesa dei dovuti chiarimenti e passiamo alla cronaca più spiccia…
Rigurgiti di mai sopiti dissidi sono stati manifestati in occasione della disputa, e in taluni match caldi che già di solito nulla di buono fanno presagire.
Il derby di Roma, ad esempio ha visto particolarmente attivi i laziali che sono andati ripetutamente alla ricerca di uno scambio di vedute con i dirimpettai giallorossi…anzi addirittura – ed è questo l’episodio che segna qualche preoccupazione in più, per l’eventuale seguito futuro – si sono resi protagonisti di un raid in territorio opposto, con una caccia all’uomo nei confronti di un paio di capi ultras romanisti, raggiunti all’interno di un pub che getiscono in proprio….A seguire qualche sassaiola e qualche manganellata è stata raccontata sempre perché accaduta nella zona dell’antistadio.
All’interno dello stadio, turbolenze anche in Curva Sud, dove i Fedayn si sono contrapposti al gruppo Roma che raduna varie componenti del vecchio Commando Ultra….Frattanto la prevista cooregrafia da mettere in atto nel fatidico momento dell’avvio della partita non è stata attuata anche perché una spiata aveva messa in allerta i laziali che avrebbero risposto a tono vanificando la sorpresa…
Insomma problemi e discussioni che non sarà facile acquietare così come del resto sta accadendo un po’ in tutte le curve, lacerate ormai da dissidi interni, leggi repressive e continue infiltrazioni di “ non autorizzati”, che organizzano i loro loschi traffici e conquistano le prime pagine dei mass media non certo per sventolio di bandiere o per cori di sostegno!!!
Si reitera la protesta della Curva Sud bianconera contro il caro prezzi che costringe i tifosi juventini a disertare lo Stadium ed ora finanche le trasferte in terra avversa, mentre a Catania, le due Curve si sono unite per protestare contro chi delle dirigenza li ha accusati di essere il vero male da combattere per riportare la squadra verso gli alti splendori !! Per ora lo stadio rimarrà senza la loro presenza e la squadra senza alcun sostegno.
In questa settimana riprenderanno gli incontri per le coppe europee e sotto osservazione ci saranno diverse tifoserie con i loro comportamneti esuberanti a cominciare dai tedeschi dell’Eintracht di Francoforte, che dopo essersi recati a Roma ed a Milano in gran numero , facendosi rispettare, attendono i colleghi nerazzurri per “zittirli”
Nell’attesa e nella speranza che “tutto quadri”, l’appuntamneto è per la prossima lettura.
Paolo Rizzo
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