THE DAY AFTER
Articolo di Dario Romano.
Diceva Corini che Palermo era come Hiroshima e sappiamo perché.
Il day after stavolta non è radioattivo: si manifesta come un vulcano che si stappa con un botto fragoroso dal colore ROSA.
Per il NERO, c’è tutto il resto.
Innanzitutto vorrei complimentarmi con il ‘mister’ Longo: un pioniere.
Chapman, Garbutt, Meisl, Pozzo, Viani, Herrera, Rocco, Michels, Cruijff, Sacchi, Guardiola e poi arriva lui.
Quale metodo o sistema, che catenaccio o calcio totale e al diavolo il tikitaka.
‘Allora, prendi il pallone con la mano e lancialo in campo nel cuore dell’azione, proprio vicino al giocatore del Palermo che avanza verso la nostra area…’
‘Ma, mister, se ha detto che non gioco…’
‘Appunto! dalla panchina! le palle le dovete tirare fuori voi dalla panchina!’
E sì, Cruijff lo ripeteva come un mantra: ‘il calcio è un gioco semplice.’
Ed il bravo Longo la semplicità l’ha portata allo zenit.
Già me lo immagino, mentre disquisirà a Coverciano e illuminerà la Football Association.
Tornando alla vergogna di ieri: che i regolamenti vengano applicati alla lettera.
Leggendo gli articoli ed analizzando gli episodi, lo 0-3 a tavolino è scontato.
Ma in Italia la legge non è uguale per tutti, quindi mi aspetto di tutto e di meno.
Ieri si vedevano in tv dei bambini esultare felicissimi per un goal dei mondiali: il bello del calcio.
Che lezione vogliamo dargli?
Sportiva o machiavellica?
Il coro è unanime: sono tutti indignati.
Tornando al trionfatore della serata ‘magica’.
È vero, esimio ‘mister’ del glorioso club ciociaro: il Palermo non è una società modello.
Sarà colpa del nostro patron.
Che farà delle scelte che ti fanno vomitare fino a disertare lo stadio per mesi.
Che sul fronte finanziario chissà cosa ha combinato.
Sul tatto e i modi tutt’altro che lusinghieri lasciamo perdere.
Ma in quanto a correttezza sportiva può guardarvi tutti dall’alto (è pure una pertica) verso la vostra bassezza.
Quella che avete dimostrato ieri e che sta facendo il giro del mondo.
Ma anche quella dei ‘grandi’ club dello stivale.
Tutti con le mani sporche.
Ci metto pure Sky nel calderone: pubblicità alle scommesse, inviati che fanno telecronache dove sono tutti bravi e sarebbero dei buoni affari: i testi scritti dai vari D.S.
Il calciomercato perenne: tanto fumo e poco arrosto.
E se vedono uno scandalo mai visto e chiarissimo come telecamera riprende, ecco un semplice e laconico NON SI FA.
La Triade e Luciano Moggi: soltanto la punta di un iceberg.
Tutto intorno: un oceano di immondizia.
Il ROSA, invece, fugge verso l’alto.
Il 16/06, il calcio ha fatto BOOM.
Un Oscar lo assegno a Pomini e La Gumina: l’esperienza e la professionalità con la freschezza del talento.
Boccio Nestorovski: 11 e 13 realizzazioni che restano un mistero.
Odio ammetterlo: aveva ragione Caressa.
E la delusione: Coronado.
Ti ho incensato e idolatrato: sbagliato.
Non sei Maradona, non sei CR7 o Bale.
Si gioca con e per la squadra, perché indossi la maglia di un club, non dell’Igor fan club.
Inoltre, il tiro della domenica lo abbiamo fatto tutti, una volta nella vita.
Dario Romano.
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