Sempre a fronte alta…Nati stanchi!

Il detto più comune che si può ascoltare tra i gradoni della vetusta favorita recita : “E’una vita ca facenu ‘sta vita”!! In questa terra fin troppo amara per non essere vissuta malamente è da tradizione che ci sia sempre qualcosa che non va, qualcosa che amareggia oltremodo, come dicevano gli antichi “ ni manca sempre un puntu per appattari a sittanta”.

Chi frequenta lo stadio e ha i colori rosanero nel sangue, sa già che il destino sarà sempre avverso e non smetterà mai per dimostrare che forse non ne valeva proprio la pena di iniziare questa avventura, esponendo il proprio fegato alle intemperie del campo e delle stagioni!!

Un tempo, dalle parti di viale del fante, non si avevano neanche i soldi per pagare i conti di alberghi e ristoranti , un’altro tempo non si avevano i campi per far allenare la squadra, un tempo non si aveva neanche lo stadio dove giocare…ora che questi probleimi sono stati superati alla grande, non c’è quell’amore che bagna di sudore la maglia, non c’è quella passione che ti strugge il cuore d’amore, non c’è quella complicità che ti fortifica nei momenti peggiori.

Sono arrivati gli arabi e gli sceicchi, si parla inglese più che siciliano, si ragiona con gli algoritmi più che con il cervello, si programma anche quando si deve vincere o perdere…e tutto questo alla faccia di quei tifosi che sono stati trasformati in burattini da muovere con le corde piuttosto che in pezze da poggiare a casaccio in uno scacchiere che è verde per i dollari ma non per il prato da calpestare.

In campo si vedono solo professionisti del portafoglio che pretendono tutto e ritornano nulla, si vedono ologrammi di maglie che si muovono e non più maglie intrise di terra e sudore, si osservano tattiche avveniriste di schemi gioco piuttosto che impeti di orgoglio e di passione…

Questo è il calcio di oggi, dove si gioca ogni giorno e la formazione la fanno gli sponsor e le televisioni, dove il Var cancella le emozioni e ridicolizza le passioni, dove tutto è vietato e nulla può essere improvvisato.

E se non sei all’interno di questo circo con le ruote, la fine che farai sarà quella di essere schiacciato da bilanci e gestioni aziendali che ti processano e ti escludono non ammettendo repliche o reazioni.

Che senso ha riempire uno stadio di cori e fumoni, quando poi il bimbo vezzeggiato di turno, si fa sfuggire l’ennesimo avversario di turno che non aspetta più l’improvvisata domenica per segnare il suo gol alla storia.

Ogni promessa di riscatto o rivincita è una barzelletta che chi deve non sa più nemmeno raccontare, figuriamoci se chi la ascolta riesce ancora a sorridere.

Corini non era adeguato, Dionisi non è fortunato, ….Lucioni è eternamente infortunato, Lund non è preparato, ….Brunori è insoddisfatto, Ranocchia si è smarrito……..Ma basta, basta…non se ne può più!!! Non ha senso alcuno, non c’è speranza!!! Non ci sono ragioni ci siamo proprio rotti i …………!

Liberamente tratto da uno spaccato di vita quotidiana, da un libero pensiero che ha sempre vissuto in mezzo a guai e miserie di campo e di vita.

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