Sempre a fronte alta… Vecchie storie

Finalmente a casa, dopo tre partite in esilio.  Peccato che la festa non sia stata completata da una vittoria ma,  che anche questo campionato sarà sofferto sino alla fine, già lo si sapeva da prima. 

Purtroppo non è bastato cambiare allenatore e attuare una campagna acquisti estenuante per risolvere vecchie brutte abitudini e per trasformare le speranze in gioie.  Ma forse sarà più bello così.. almeno, speriamo!! Questo scorcio di inizio campionato, giocato con ancora incredibilmente il calciomercato aperto, ha fatto intravedere qualcosa sia delle potenzialità di questo amato Palermo,  sia anche delle deficienze di questa squadra e con una rapidissima analisi, cercherò di essere chiaro e di avvicinarmi alla realtà, sbagliando il meno possibile.

L’avere atteso qualche giorno per riavviare questa rubrica non è stato quindi casuale ma studiato perché secondo un personale pensiero,  e’ bene distinguere le cazzate da tastiera a cui il web ci ha abituato,  dalle analisi più ragionate e meno istintive che spero sempre di diffondere.

Via alle danze,  quindi.

L’ apporto del nuovo mister ha ridato entusiasmo e vivacità al gioco e quando si potrà contare su tutti gli effettivi in rosa, sicuramente sarà un bel vedere. 

Ma oggi questo gioco ad intermittenza e le titubanze unite agli errori sono ancora tante e questo sta costando punti speriamo non decisivi.  Fortunatamente anche le altre pretendenti non corrono  e quindi si può ragionare con calma.  Finora si sono visti troppi errori nelle ripartenze e nella fase di impostazione  e si è constatata  una certa lentezza di reagire agli errori commessi, creando un’aurea di ansia da prestazione.  Ed a proposito di errori il fatto di prendere sempre questi stessi errori da tiri dai vertici dell’area è ormai una consuetudine annosa, a cui è bene che Dionisi ponga rimedio!! 

Gli errori  compiuti dinanzi alla porta avversaria,  hanno rimarcato una certa superficialità nell’avere ceduto tale Soleri che comunque il suo l’aveva sempre fatto, specie quando c’era da raddrizzare le partite…ma ormai è andata.

Inoltre, se in un centrocampo stellare, alla fine è sempre Gomes a brillare più degli altri, vuol dire che ancora qualcosa non quadra, considerato che anche lui era in procinto di trasferirsi altrove per valutazioni terze.  Per quanto riguarda le note positive, diciamo che giochiamo con più palla a terra rispetto al passato  e la circolazione del pallone è ordinata, con degli inserimenti sulle fasce che  però purtroppo non trovano ancora le giuste torri in area, ma speriamo tanto nei nuovi acquisti. 

Lo spogliatoio dà l’impressione di essere compatto e gente come Giulio Migliaccio, dietro le quinte,  da garanzie di gestione ottimale dei problemi, tant’è che Saric è stato subito messo sulla retta via. 

Insomma ci sarà da soffrire e da dover compattare le fila perché si è già intuito che nessuno regalerà nulla ed ogni avversario darà battaglia pure nel suo peggior momento. 

La prima risposta del pubblico è stata abbastanza convincente,  considerato che sugli spalti per il battesimo contro il Cosenza c’erano quasi 27000 persone,  che danno seguito alle migliaia di afficionados che già si sono sobbarcati le trasferte di Parma, Brescia, Pisa e Cremona.  Se poi,  magari,  si evitassero certe guerre fratricide,  sarebbe ancora meglio, ma questa è un’altra storia. Fortunatamente e finalmente,  il tifo sugli spalti è tornato ad essere compatto ed avvolgente e questo,  sarà sicuramente un vantaggio da sfruttare ancora meglio. 

Siamo rimasti affascinati ed entusiasti dai giochi di luce, ma abbiamo pure constatato che non sono bastati tre mesi abbondanti per sistemare  tutti i servizi igienici dell’intero stadio, così come gli skybox ( per quei pochi e ricchi eletti che li utilizzeranno) non completati  e la sostituzione dei seggiolini, non ultimata. Di chi sono le responsabilità? Naturalmente di tutti …così non paga nessuno,…anzi paga sempre il Citygroup!!! Ma in una città piena di buche, munnizza, senza campi sportivi, palazzetti della musica, etc…  quasi è superfluo parlarne. 

Per oggi può bastare, adesso una breve pausa per tutti, nella speranza che serva per aggiustare tante cose non ultima l’altezza da cui far volare i sogni di gloria di un aquila gloriosa.

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