Sempre a fronte alta…La casa dei fantasmi

Come in una delle classiche storie Horror, quello a cui abbiamo assistito durante l’incontro Brescia Palermo, è stato un copione già fin troppe volte proiettato all’ombra del Pellegrino. Un gioco inconcludente con dei giocatori spaesati che,  probabilmente devono ancora smaltire i carichi di lavoro eseguiti in ritiro ma, che si ostinano a complicarsi la vita con giocate inutili e dannose. L’avvento di Dionisi,  aveva riacceso un entusiasmo ed una passione sopita, ma la sconfitta di ieri, nel modo in cui è arrivata,  ha veramente rimesso tutto in discussione.

A giudicare da quanto visto non è cambiato nulla o quasi,  rispetto al passato e la pessima consuetudine di spegnere la luce ad un certo punto del cammino,  è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Siamo alla prima partita della stagione, l’assetto tattico deve ancora essere digerito, nuovi giocatori devono ancora essere inseriti, ma l’auspicio di tutti i tifosi era francamente quello di veder confermata la speranza in un presente e futuro migliore.

Il constatare che i medesimi errori e black out dell’anno scorso si siano riproposti quest’anno,  ha dato parecchio fastidio così come il constatare che in campo ci si sia ritrovato quasi per intero con gli stessi interpreti dello scorso naufragio. Ripensando a tutti gli obiettivi di mercato, abbandonati in mano altrui,  si accrescono così  i rimpianti  perchè  è palese come sia inutile  continuare a sperare in trasformazioni di taluni interpreti oramai inefficaci.

Quello che fa male è inoltre è avere verificato la mancanza di grinta e di lucidità che gli altri mostrano e che invece i prodi rosanero lasciano affiorare solo a tratti e con  impeti di rabbia che nulla hanno a che vedere con il necessario agonismo che dovrebbe animare le trame di gioco.

E’ stata la prima partita e tutto è rivedibile e perfettibile,  quindi lasciamo che ci sia una controprova come magari parzialmente mostrato in coppa contro il Parma, ma nessuno dimentichi che quest’anno deve essere l’anno della promozione e prima di accampare la scusa dell’ansia da prestazione, si corregga ciò che non va per altri motivi. 

Il calcio mercato è ancora in corso e si intervenga in maniera risoluta in nome e per conto del solito manipolo di tifosi che ha già speso soldi e fatica per inseguire un sogno che non può diventare un incubo.

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